BRUXELLES - Al Consiglio Affari generali - a quanto si apprende - vi è ormai "una posizione consolidata" che il tema della migrazione debba esser portato sul tavolo dei leader anche a questo Consiglio europeo "per una discussione approfondita, con delle conclusioni". Il focus potrebbe cadere in particolare "sulla dimensione esterna - incluso rafforzamento dei partenariati, miglioramento dei rimpatri, contrasto al traffico di essere umani - oltre che alla dimensione interna". Alcuni Stati membri hanno poi notato che il "ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne è previsto dal Codice di Schengen" ma è "importante che questi controlli siano istituiti di ultima istanza, limitati nel tempo e basati su una base giuridica e una giustificazione adeguata", poiché serve garantire che "l'integrità dell'area Schengen sia preservata".
Il Consiglio ha dato l'ok alla bozza provvisoria di agenda del prossimo Consiglio europeo, che si terrà a Bruxelles a metà ottobre. "I leader affronteranno l'invasione della Russia in Ucraina, la situazione nel Medio Oriente, il rapporto sulla competitività di Mario Draghi e, fra gli altri temi possibili, la migrazione nonché la sicurezza e la difesa", ha detto il ministro ungherese per per gli Affari Europei Janos Boka al termine del Consiglio Affari Generali.
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