BRUXELLES - "Credo che sia sufficiente la maggioranza di Paesi" disposta "a chiedere che ci sia un anticipo dell'esercizio della clausola di revisione prevista per la fine del 2026 affinché si possa decidere prima, nel primo semestre del 2025, quello che è necessario fare insieme per raggiungere i target che ci siamo prefissi". Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dopo il Consiglio Ue Competitività, in riferimento al regolamento sulle emissioni delle auto. Il titolare del Mit ha citato tra i Paesi Romania, Slovacchia, Lettonia, Malta, Cipro, Polonia, Cechia, dopo aver parlato ieri anche con Spagna e Germania.
E ancora, in merito all'unione bancaria, il ministro suggerisce che "Penso che per andare nella strada di quello che tutti vogliono, cioè l'Unione bancaria, sia importante che ci siano delle banche, e non solo delle banche, di dimensione sovranazionale ed europea. Penso che proprio per questo sia una buona operazione che risponde sostanzialmente alle indicazioni che insieme abbiamo dato all'Europa". Lo ha detto il ministro del Mimit Adolfo Urso parlando a margine del Consiglio Ue Competitività dell'operazione Unicredit-Commerzbank.
In riferimento al regolamento sulle emissioni CO2 delle auto, il ministro dichiara che: "E' chiaro a molti, e anche in Italia, che è assolutamente necessario rivedere il meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere che potrebbe essere una tagliola, un ostacolo insormontabile". La cosiddetta 'carbon tax' entrerà in vigore solo dal 2026 ma "da quello che ci dice l'industria siderurgica" alcuni meccanismi "garantiranno con difficoltà una effettiva capacità concorrenziale sul piano continentale e globale", ha detto il ministro.
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