BRUXELLES - L'Unione europea continua "ad avere molti confini, primi tra tutti quelli di tipo infrastrutturale, e questo è un problema per i cittadini e per la circolazione di beni e merci". Lo ha sottolineato l'ex premier Enrico Letta intervenendo Parlamento europeo durante il dibattito 'On Track For Much More than a Market', un incontro promosso dall'eurodeputato del Partito popolare europeo Massimiliano Salini per discutere di come ferrovie più forti possano rafforzare il mercato unico. Letta ha incalzato le istituzioni comunitarie a promuovere una 'legislatura dei treni' nei prossimi cinque anni di legislatura a guida Ursula von der Leyen, evidenziando il divario che l'Ue sconta con la Cina in termini interconnessioni infrastrutturali, non solo dei trasporti ma anche sul fronte energetico. "Siamo un continente piccolo ed è un brutto segnale" la mancanza di infrastrutture che possano collegare i 27 Paesi.
"Penso che il caso Unicredit-Commerzbank è un test importante per l'evoluzione del mercato interno; spero che non si alzino trincee, non si usino argomenti di politica interna, non si cerchi di rompere il mercato", ha detto Letta. La definizione di mercato unico, ha aggiunto, deve contemplare fusioni di banche europee "come avviene tra banche nazionali".
Letta si è detto anche entusiasta che nel programma di von der Leyen e a giudicare dalle missioni che ha dato ai commissari ci siano tante tracce del suo rapporto e di quello di Draghi. "Quindi di questo sono molto contento e spero che i passaggi parlamentari confermino questo", ha aggiunto.
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