BRUXELLES - "La Commissione europea di Ursula von der Leyen non dovrebbe innescare una guerra commerciale nonostante il voto a favore di possibili dazi punitivi contro la Cina: abbiamo bisogno di una soluzione negoziata". Lo ha scritto su X il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, dopo il voto dei Paesi Ue a Bruxelles che apre la strada all'imposizione dei dazi contro le e-car cinesi. Berlino, dopo un animato dibattito interno alla maggioranza semaforo di Olaf Scholz, ha votato contro seguendo la linea più dura indicata dallo stesso cancelliere socialdemocratico e dal ministro delle Finanze liberale. In minoranza la voce dei Verdi.
Sono stati dieci i Paesi Ue, tra cui anche l'Italia e la Francia, a votare a favore del via libera ai dazi aggiuntivi definitivi sulle auto elettriche cinesi. Cinque invece i Paesi contrari, guidati dalla Germania. Dodici gli astenuti, tra cui la Spagna.
A quanto si apprende da fonti diplomatiche, oltre a Italia e Francia, a votare a favore della proposta sono stati Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Lituania e Polonia. Tra le fila dei contrari insieme a Berlino, anche Ungheria, Malta, Slovacchia e Slovenia. Folto il gruppo degli astenuti, con Belgio, Grecia, Repubblica ceca, Spagna, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania, Svezia, Finlandia.
La decisione della Spagna di astenersi nel voto a Bruxelles sul via libera ai dazi sulle auto elettriche cinesi è "coerente" con la posizione già espressa in favore di "cercare di rafforzare i negoziati" a riguardo tra l'Ue e produttori e autorità cinesi, ha detto ai cronisti Carlos Cuerpo, ministro dell'Economia iberico, a margine del Forum La Toja, organizzato a O Grove (Pontevedra). "È importante proteggere un settore strategico come quello automobilistico, e farlo anche evitando un'escalation delle misure commerciali che potrebbe essere dannosa per tutti", ha ribadito Cuerpo in dichiarazioni riprese da Europa Press.
Il gigante tedesco delle auto Volkswagen ha bollato come "sbagliato" l'approccio dei Paesi Ue nel voto, osteggiato da Berlino, per imporre dazi aggiuntivi alle auto elettriche provenienti dalla Cina. "Rimaniamo convinti della nostra posizione secondo cui le tariffe previste rappresentano l'approccio sbagliato e non migliorerebbero la competitività dell'industria automobilistica europea", ha affermato il gruppo di Wolfsburg in una nota, incoraggiando ulteriori negoziati con Pechino "per prevenire eventuali dazi compensativi e quindi una guerra commerciale".
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