BRUXELLES - La Corte di giustizia Ue si è pronunciata sul cartello nel mercato italiano dei tondi per cemento armato confermando le ammende inflitte dalla Commissione, ad eccezione di quella inflitta a Ferriere Nord SpA. La sentenza riguarda un caso giuridico iniziato nel 2002 quando la Commissione europea ha inflitto ammende a otto imprese e a un'associazione di imprese per un accordo anticoncorrenziale sul mercato italiano dei tondi per cemento armato, tra il dicembre 1989 e il luglio 2000.
La decisione di Palazzo Berlaymont è stata annullata successivamente dalla Corte europea, per poi essere ribadita - nel 2009 - dalla stessa Commissione e, una volta ancora, annullata dai giudici di Lussemburgo per irregolarità procedurali. Dopo la ripresa del procedimento, la Commissione ha adottato, il 4 luglio 2019, una decisione che accerta la stessa infrazione oggetto della sentenza del 2009. Tale decisione è stata indirizzata alle cinque imprese nei confronti delle quali è stata annullata la decisione del 2009. In considerazione della durata del procedimento, l'importo delle ammende è stato ridotto del 50%. Nel settembre 2019, tre di queste imprese - Ferriera Valsabbia SpA e Valsabbia Investimenti SpA, Alfa Acciai SpA e Ferriere Nord SpA - hanno presentato ricorso. La Corte di giustizia oggi ha respinto i ricorsi confermando così la decisione della Commissione del 2019. La Corte di giustizia ha accolto parzialmente il ricorso di Ferriere Nord SpA, riducendo l'importo dell'ammenda inflitta a tale società.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA