BRUXELLES- "Dal 7 ottobre la guerra si è estesa: da Rafah si può vedere che le donazioni provenienti da tutto il mondo per Gaza vengono respinte per ragioni futili, perché un sacco è di colore diverso o perché uno strumento è considerato pericoloso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell intervenendo all'Eurocamera.
"Le forze di Israele bombardano intensamente il Libano e le truppe israeliane sono entrate in territorio libanese: ora circa il 20% della popolazione libanese è sfollata, 150 mila persone si sono recate in Siria e le vittime civili sono 2mila", ha detto Borrell, descrivendo "una situazione che va deteriorandosi". "I raid hanno colpito le via di comunicazioni con la Siria, i migranti siriani cercano di tornare in patria ed è chiaro che questa situazione avrà un impatto su di noi", ha aggiunto.
"Ora serve insistere per la riforma politica all'interno della società libanese, senza questo non c'è soluzione, è la classe politica libanese che deve assumere il controllo del Paese", ha insistito ancora. "È il momento della verità per noi, per vedere se siamo davvero capaci di aiutare il Libano, ma soprattutto, bisogna porre la classe politica libanese davanti alle sue responsabilità, e bisogna cogliere la debolezza di Hezbollah per rafforzare il libano", ha aggiunto.
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