BRUXELLES - Crescono i rischi geopolitici, anche in scia agli sviluppi in Medio Oriente, ma la Commissione europea pensa di poter confermare a metà novembre le previsioni di crescita quest'anno nell'Eurozona allo 0,8%. Guardando poi ai piani strutturali in arrivo dagli Stati membri e, in particolare all'Italia, sottolinea che "prudenza non significa la rinuncia a riforme e investimenti: le due cose possono essere tenute insieme", ha spiegato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. Quanto alle parole del ministro Giancarlo Giorgetti sui "sacrifici" necessari, sono "ispirate a una prudenza che è necessaria e allo sforzo che la Commissione condivide", ha detto. "L'instabilità geopolitica e il rischio di un'escalation" in Medio Oriente, ha spiegato il commissario, "crea anche un vento contrario per la situazione economica".
"Presenteremo le nostre previsioni a metà novembre ma più o meno pensiamo che le nostre precedenti previsioni di una crescita dello 0,8% non sarà lontano dalla realtà, nonostante alcune difficoltà in alcuni paesi". Da Gentiloni è arrivato poi l'invito a discutere del rapporto sulla competitività preparato da Mario Draghi per "evitare che sia dimenticato molto in fretta": va evitato, è stato l'invito, "a non usarlo 'à la carte', prendendo quello che ci piace".
La riunione a Lussemburgo ha visto il debutto all'Eurogruppo del ministro delle Finanze francese Antoine Armand che ha segnalato la volontà di presentare una manovra con l''obiettivo di ridurre il deficit francese al 5% entro il 2025 e sotto il 3% entro il 2029. "Si tratta di un percorso serio, credibile e ambizioso per il nostro Paese nel pieno rispetto delle regole di bilancio europee", ha affermato. L'omologo francese Christian Lindner ha comunque invitato a "non scherzare" nei segnali che si danno ai mercati: "Dobbiamo ridurre in modo credibile i nostri deficit e il nostro debito in modo da poter continuare a finanziarci bene e in modo stabile". Gentiloni per parte sua si è detto "fiducioso" sull'impegno francese e la collaborazione tra l'esecutivo e Parigi.
Quanto alla volontà della Spagna di presentare il Documento programmatico di bilancio dopo la scadenza prevista del 15 ottobre, "la Commissione è sempre stata molto flessibile sulle scadenze ma c'è un limite alla flessibilità", ha detto Gentiloni. "Non possiamo perdere la correlazione tra le bozze di bilancio e i piani strutturali di medio-termine".
Nell'ambito dell'Eurogruppo è arrivata intanto una proposta della Bei per "colmare il divario di finanziamento" con l'idea di estendere "l'iniziativa di successo dei campioni tecnologici europei, anche per aumentare i nostri investimenti in azioni e debito di rischio e per lavorare su un 'exit fund'", ha spiegato la presidente Bei Nadia Calvino. L'idea è "garantire che le aziende europee e le tecnologie che nascono in Europa rimangano in Europa e che si investa nei campioni europei, negli unicorni europei", rafforzando "la competitività dell'Europa attraverso un mercato dei capitali più forte".
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