BRUXELLES - Un piano nazionale di gestione delle risorse, un fondo per la competitività e legame rafforzato con le riforme e condizioni più severe per accedere ai finanziamenti comunitari. Sono le principali novità contenute nella bozza del prossimo bilancio Ue a lungo termine (2028-2034) secondo un documento informale che, a quanto si apprende, è stato messo a punto dai responsabili del budget della Commissione europea per contribuire al dibattito che entrerà nel vivo nei prossimi mesi. Una proposta sul nuovo bilancio a lungo termine è attesa non prima della seconda metà del 2025. L'idea portante è di concentrare gli oltre 530 programmi che fanno parte dell'attuale bilancio - dalla coesione ai fondi per l'agricoltura - in un'unica cassa nazionale, che determinerà la spesa in settori che vanno dall'agricoltura, ai trasporti, passando per l'energia e la sicurezza.
È' in queste aree che i governi dovranno promuovere riforme per poter accedere alle risorse, in un meccanismo molto simile a quello del Recovery Fund: ad esempio, sul fronte agricolo la promozione dell'agricoltura biologica o sul fronte energetico l'accelerazione i permessi alle rinnovabili. Rispetto all'attuale esercizio finanziario, dunque, c'è l'idea di inserire un modello di attuazione basato sulla performance degli Stati membri a cui associare una forte condizionalità per tutelare i valori Ue, dagli interessi finanziari allo stato di diritto. Il secondo pilastro del quadro di bilancio riguarda l'accorpamento di diversi programmi - da Horizon Europe alla difesa - in un unico 'Fondo per la competitività', annunciato da Ursula von der Leyen lo scorso anno e poi rimandato al prossimo esercizio finanziario. Terzo e quarto pilastro del quadro, secondo il documento, rispettivamente la dimensione globale dell'Ue (allargamento e il sostegno ai Paesi terzi) e amministrazione pubblica europea.
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