BRUXELLES - Il Consiglio Europeo - nelle bozze di conclusione viste dall'ANSA, soggette a modifiche - si dice "profondamente allarmato per la drammatica escalation militare in Medio Oriente" e per il rischio che essa rappresenta "per l'intera regione" e invita tutte le parti a esercitare "la massima moderazione, a porre fine a tutte le ostilità e a rispettare pienamente il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale". I 27 poi condannano "con la massima fermezza gli attacchi iraniani contro Israele del 1° ottobre", ribadendo il diritto di Israele a difendersi e l'impegno dell'Unione europea per la sicurezza di Israele e la stabilità regionale. Allo stesso tempo, però, pur condannando gli attacchi di Hamas sulla scia delle commemorazione per un anno dal 7 ottobre e chiedendo la liberazione di tutti gli ostaggi, il Consiglio europeo "deplora il numero inaccettabile di vittime civili, soprattutto bambini", "ricorda la necessità di dare piena attuazione agli ordini della Corte internazionale di giustizia", e "sottolinea il ruolo essenziale dell'Onu, del suo Segretario Generale e delle sue agenzie, in particolare l'Unrwa, che fornisce sostegno alla popolazione civile, sia a Gaza che nell'intera regione".
Il Consiglio europeo ricorda poi le sue conclusioni del giugno 2024 "condanna fermamente l'ulteriore escalation in Cisgiordania a seguito della crescente violenza dei coloni, dell'espansione degli insediamenti illegali e dell'operazione militare di Israele".
"Dovrebbero essere presi in considerazione nuovi modi per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, in linea con il diritto internazionale", si legge in un altro passaggio nell'ultima versione. Le bozze sono ancora soggette a negoziazione tra i 27, tant'è vero che l'intero capitolo dedicato alla migrazione è al momento segnato tra parentesi. Al momento il Consiglio europeo "invita a intensificare la cooperazione con i Paesi di origine e di transito, attraverso partenariati reciprocamente vantaggiosi, per affrontare le cause profonde e combattere la tratta e il contrabbando al fine di prevenire le partenze irregolari e la perdita di vite umane". I 27, poi, chiedono "un'azione decisa a tutti i livelli per aumentare e accelerare i rimpatri dall'Unione europea" e dunque "invita la Commissione e il Consiglio a presentare rapidamente un nuovo approccio comune sui rimpatri".
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