MADRID - Il governo spagnolo sta negoziando con la Commissione europea per escludere la riforma fiscale dagli impegni che Madrid deve assolvere per ricevere la quinta tranche dei fondi europei Next Generation, per un valore di 7 miliardi di euro. Lo segnalano fonti dell'esecutivo citate dal quotidiano La Vanguardia. I ministeri di Economia e delle Finanze ritengono che le misure fiscali varate negli ultimi due anni, come le imposte straordinarie agli utili eccezionali di compagnie energetiche e banche, la tassa sulle grandi fortune o le così dette tasse 'Google' o la tassa Tobin compensano l'esigenza prevista dal Piano nazionale di resilienza e recupero.
Fonti del ministero delle Finanze assicurano che fra le riforme fiscali attualmente all'esame dell'esecutivo progressista c'è quella per rendere permanente le imposte alle compagnie di energia e alle banche. Oltre a misure che riguardano l'imposta sulle società, fra le quali la trasposizione della direttiva Ue, che esige il pagamento di un'aliquota minima del 15%, ed è attualmente in fase di esame in Parlamento. Il ministro di Economia Carlos Cuerpo ha segnalato all'inizio della settimana che l'esecutivo spagnolo lavora all'obiettivo "realistico" di richiedere a Bruxelles la quinta tranche dei fondi europei prima della fine dell'anno.
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