BRUXELLES - EasyJet è in prima fila per rilevare i trenta slot giornalieri che Ita e Lufthansa devono cedere nell'aeroporto di Linate e per subentrare sulle rotte problematiche di corto raggio dall'Italia verso l'Europa centrale, parte dell'accordo raggiunto tra le due compagnie e Bruxelles a luglio per il via libera alle nozze. Lo si apprende da fonti Ue. La low cost britannica è vista come un buon vettore per tutelare la concorrenza, con un profilo migliore rispetto alla concorrente spagnola Volotea. La Commissione Ue, viene evidenziato dalle stesse fonti, punta a dare la sua autorizzazione definitiva a novembre, entro la fine del mandato.
La finalizzazione dell'operazione tra la newco e il colosso dei cieli tedeschi approvata dall'Ue a luglio è condizionata al pieno rispetto degli impegni messi sul tavolo da Lufthansa e dal Mef per rispondere alle preoccupazioni di Bruxelles a tutela dell'equilibrio dei cieli europei. Nell'hub lombardo le parti si sono impegnate a cedere 192 slot settimanali nella stagione invernale e 204 in quella estiva (pari a circa 15 coppie di slot giornaliere, ovvero 30 voli tra andata e ritorno), garantendo che almeno un altro vettore possa subentrare e stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo, operando anche nuovi voli. Per assicurarsi gli slot, EasyJet deve presentare a Bruxelles un business plan "solido".
La low cost guidata da Johan Lundgren potrebbe poi prendere il posto della newco tricolore e della compagnia della gru anche sulle rotte di corto raggio considerate a rischio verso l'Europa centrale per un periodo minimo di tre anni, scongiurando così un monopolio o duopolio. Le trattative con l'antitrust Ue proseguono poi anche sul fronte dei lunghi voli da Fiumicino con destinazione Nord America - Washington, San Francisco e Toronto -, al centro di un lungo braccio di ferro durante la primavera scorsa e risoltosi in extremis.
Il patto prevede l'ingresso di una concorrente capace di offrire voli diretti o, in alternativa, di due di vettori già presenti in grado di operare collegamenti indiretti con uno scalo nei loro hub europei (come Parigi, Madrid, Amsterdam, Lisbona), garantendo però prezzi competitivi, un tempo di coincidenza di non più di due ore e una durata totale di volo di non oltre tre ore più lungo delle traversate dirette. I nomi che circolano sono quelli di British Airways e Air France. Subito dopo l'approvazione di Bruxelles, ci sarà il closing dell'operazione. E poi per Ita si apriranno anche le porte della galassia di Star Alliance e della joint venture transoceanica A++ che il colosso dei cieli tedesco forma già con le sorelle nordamericane United e Canada Airlines. Il colosso dei cieli tedesco acquisirà dall'azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, per poi salire in una seconda fase - entro il 2033 - al 100% della newco sorta dalle ceneri di Alitalia per un investimento totale di 829 milioni.
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