MADRID - Il governo spagnolo ha inviato oggi alla Commissione europea il piano fiscale strutturale a medio termine, collegato alle nuove procedure europee di correzione dei conti, che prevede la riduzione del deficit allo 0,8% del Pil nel 2031 e del debito al 90,6%, con una spesa primaria media attestata al 3% in sette anni. "Questa spesa è quella di riferimento da qui in avanti, che manterremo in maniera trasparente di anno in anno, per restare in linea con le regole fiscali", ha detto il ministro di Economia, Commercio e Impresa, Carlos Cuerpo, nel presentare le previsioni al termine dell'odierno Consiglio dei ministri.
Il piano quadriennale 2025-2028, che il governo spagnolo ha chiesto di estendere a 7 anni, impegnandosi a un programma di riforme e investimenti, che include misure fiscali, di transizione ecologica, trasformazione digitale e di capitale fisico e umano, prevede una riduzione del deficit dal 3% attuale all'1,6% nel 2028, mentre il debito pubblico dallo 102,5% del 2024 chiuderà il 2028 intorno al 97%. Il programma, ha segnalato Cuerpo, "garantisce la sostenibilità dei conti pubblici in maniera compatibile con il mantenimento del welfare" poiché la spesa primaria netta segnerà un aumento medio del 3,4% nel periodo 2025-2028, che fino al 2031 sarà del 3%.
"Il tutto sarà compatibile con una crescita robusta" dell'economia spagnola, che secondo le previsioni dell'esecutivo aumenterà al di sopra della media europea nei prossimi sette anni: circa il 2,7% alla chiusura del 2024, del 2,4% nel 2025 e del 2,2% nel 2026", ha segnalato il titolare di Economia. Cuerpo ha fatto inoltre riferimento alla riforma fiscale "che avrà luogo nel quadro del quinto pagamento" dei fondi europei Next Generation Eu, che Madrid prevede di chiedere a Bruxelles entro la fine dell'anno.
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