"Contro i tentativi della
Russia di intimidire la libera informazione l'Europa deve farsi
sentire e deve pretendere la revoca dei mandati di arresto nei
confronti di due giornalisti italiani, Stefania Battistini e
Simone Traini". Lo ha detto l'eurodeputato Pd, Sandro Ruotolo,
intervenendo nell'aula della plenaria del Parlamento europeo a
Strasburgo, nel dibattito sulla tutela dei giornalisti europei
che coprono la guerra di aggressione della Russia contro
l'Ucraina.
"Come delegazione italiana del Gruppo dei Socialisti e
Democratici al Parlamento europeo abbiamo sollecitato il
dibattito sulla protezione dei giornalisti che raccontano la
guerra in Ucraina. La decisione del governo russo di emettere i
mandati di arresto nei confronti di due giornalisti italiani,
Stefania Battistini e Simone Traini, è gravissima. Informare non
è mai un crimine. I due, accusati di attraversamento illegale
del confine e riprese non autorizzate, rischiano fino a cinque
anni di reclusione. Queste accuse violano la Convenzione di
Ginevra, minando la libertà di stampa e la trasparenza. Non è un
caso isolato: altri giornalisti stranieri si trovano nella
stessa situazione", ha spiegato Ruotolo.
"Chi vi parla è uno dei 22 giornalisti minacciati che
l'Italia protegge. Voglio concludere facendo un appello a tutti
i 27 Stati membri dell'Unione Europea: proteggete i vostri
giornalisti quando sono minacciati. La democrazia ha bisogno
della libera informazione. E quando muore un giornalista per il
suo lavoro non solo nei teatri di guerra ma anche nei paesi
democratici d'Europa, e' un pezzo di democrazia che muore", ha
concluso Ruotolo.
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