Centodiciannove condanne, con
pene a vario titolo fino a 17 anni di carcere, multe che toccano
gli 800mila euro e confische per diversi milioni. Cala il
sipario sul maxi-processo Sky Ecc, il più vasto caso penale
legato alla droga mai celebrato in Belgio, basato su un
fascicolo titanico di 380mila pagine. Gli imputati erano
accusati a vario titolo di traffico di droga, riciclaggio di
denaro, traffico di armi e persino sequestro di persona:
l'impero dei narcotrafficanti è stato smantellato dalle autorità
di Belgio, Olanda e Francia riuscendo a fare irruzione sul
servizio di messaggistica crittografata canadese usato dai clan
di tutta Europa. Soltanto nove dei 125 imputati sono riusciti a
evitare la prigione.
L'organizzazione aveva reso il porto di Anversa "la porta
europea per la cocaina" latinoamericana: soltanto nel 2022, la
dogana belga aveva sequestrato un record di 116 tonnellate di
cocaina. Tra i pezzi grossi figura anche l'albanese Eridan Munoz
Guerrero, che in aula ha ammesso di aver gestito un impero della
cocaina a Bruxelles. "Ho giocato e ho perso", ha dichiarato dopo
che la sua condanna è stata ridotta da 19 a 14 anni.
La decrittazione dei messaggi su Sky Ecc ha fornito
"intuizioni inestimabili" per le indagini sui narcotrafficanti,
ha sottolineato Europol. Gli avvocati della difesa hanno
annunciato l'intenzione di presentare ricorso, sostenendo invece
che l'hackeraggio da parte degli inquirenti sia stato illegale e
abbia violato la privacy. Il tribunale di Bruxelles ha tuttavia
tenuto il punto: "Queste organizzazioni destabilizzano la
società e lo stato di diritto", ha sottolineato il portavoce
Denis Goeman.
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