BRUXELLES - "Siamo stati cristallini con i nostri partner, inclusa la Serbia. Le relazioni con la Russia non possono essere considerate business as usual alla luce dell'attacco contro l'Ucraina. L'approfondimento delle relazioni della Serbia con la Cina è una nuova preoccupazione strategica nell'attuale contesto geopolitico". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea, Josep Borrell, in conferenza stampa presentando il rapporto della Commissione europea per l'allargamento.
"Ci sono differenze anche tra Stati membri nel loro rapporto con la Cina", ha ammesso il capo della diplomazia europea, ma "è importante per noi che quelli che diventeranno membri dell'Unione europea, capiscano quali sono le nostre preoccupazioni strategiche nell'attuale contesto geopolitico".
La Commissione europea nel suo report sui progressi della Serbia nel percorso di adesione all'Unione europea ha ribadito che il mantenimento di "relazioni ad alto livello" con Mosca e l'intensificazione di quelle con la Cina sollevano "interrogativi sulla direzione strategica della Serbia".
La Commissione ha poi ribadito che nell'ambito dei negoziati Unione europea-Serbia, ci si aspetta che Belgrado "allinei progressivamente le sue politiche nei confronti dei Paesi terzi alle politiche e alle posizioni adottate dall'Ue, comprese le misure restrittive". "In seguito alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina - viene evidenziato -, la Serbia si è allineata ad alcune posizioni dell'Ue nei forum internazionali" e ha continuato a "cooperare con l'Unione europea sull'elusione delle sanzioni e a fornire sostegno finanziario e umanitario all'Ucraina, tuttavia non è ancora in linea con alcune misure" nei confronti di Mosca "e con la maggior parte delle dichiarazioni dell'Alto rappresentante".
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