All'interno del gruppo dei
Socialisti Ue ci sono ancora resistenze sulla nomina di Raffaele
Fitto come vicepresidente della Commissione europea. Per alcune
delegazioni - tra cui quelle di Germania, Francia, Olanda e
Austria -, secondo quanto apprende l'ANSA, la nomina di un
esponente di un'area ritenuta "post-fascista" alla
vicepresidenza, e non come semplice commissario, rappresenta "un
ostacolo grande". Le stesse fonti dell'Spd riconoscono che
l'Italia abbia il diritto di fare le sue scelte, ma che la
vicepresidenza rappresenta un ruolo "politicamente rilevante".
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