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>ANSA-FOCUS/La Romania vota, l'ultradestra guarda a Italia e Usa

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Aur avanza nei sondaggi, verso il ballottaggio con i socialisti

BRUXELLES, 23 novembre 2024, 18:34

Redazione ANSA

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Bucarest vola verso l'ingresso nell'area di Schengen, ma gli elettori potrebbero premiare chi sfida l'Europa. Il rampante leader dell'estrema destra George Simion, fan di Donald Trump e di Giorgia Meloni, si presenta come l'uomo della svolta. Impegnato in un'intensa campagna elettorale che lo vede avanzare a grande ritmo nei sondaggi, il 38enne non si è nascosto nemmeno a poche ore dal voto: "Siamo un partito trumpista", ma "non è un caso che io sia felice di fare parte della stessa famiglia politica di Meloni" in Ue. I sondaggi lo accreditano intorno al 19%, a poche lunghezze dal favorito, il premier socialista Marcel Ciolacu in testa con un consenso tra il 20 e il 25%. Con tutta probabilità, la sfida si deciderà soltanto l'8 dicembre al ballottaggio: una prima inedita per l'ultradestra di Aur, che punta a incarnare il cambiamento invocato dai romeni davanti a una situazione economica sempre più precaria.
    La maratona elettorale che attende la Romania durerà tre settimane: al primo turno delle presidenziali seguiranno, il prossimo weekend, le elezioni parlamentari, poi il probabile secondo turno per il presidente. Sono quattordici i candidati in lizza per succedere all'europeista di centrodestra Klaus Iohannis: da Ciolacu e Simion - il cui partito in passato è stato accusato di antisemitismo -, passando per i liberali (Pnl) dell'ex premier Nicolae Ciuca (che nel governo uscente siedono accanto ai socialdemocratici), dati al 14% alla pari con gli altri liberali di centrodestra dell'ex giornalista tv Elena Lasconi (Usr). A correre è anche l'ex vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, indipendente e staccato al 9%. Mentre è stata tagliata fuori l'eurodeputata di estrema destra Diana Sosoaca, accusata da un tribunale di "non rispettare i valori democratici" con dichiarazioni antisemite e filo-Putin che rischiavano di "mettere a repentaglio l'adesione della Romania all'Ue e alla Nato".
    Nelle scorse ore Simon si è adoperato per i cittadini portando camion carichi di materiale edile fino al comune orientale di Pechea, colpito nei mesi scorsi dalle alluvioni. Il giovane fondatore dell'Alleanza per l'unità dei romeni (Aur) crede nell'effetto Trump e guarda al modello Meloni, sua alleata nei conservatori di Ecr, per il futuro dell'Europa. La premier, nella sua visione, ha riportato "la speranza degli italiani nel progetto europeo": una trasformazione di cui lui stesso vorrebbe farsi protagonista ritagliando per il Paese - afflitto da un'inflazione che sfiora il 5%, un debito pubblico in ascesa e una corruzione dilagante - più spazio per la sovranità nazionale.
    Per Bruxelles è l'ennesimo campanello d'allarme che risuona dai confini del mondo russo: appena oltre la frontiera romena, in Moldavia, due mesi fa il referendum sull'adesione all'Ue - dove il sì l'ha spuntata per pochi voti - è stata una cocente delusione. Al pari della vittoria del partito filo-russo di governo Sogno georgiano a Tbilisi, che ha richiamato dure proteste di piazza. Le speranze Ue su Bucarest poggiano sulle previsioni degli analisti: la maggior parte indica che, alla fine, a imporsi, sarà comunque Ciolacu.
   

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