BRUXELLES - Vigilia di pagelle europee per l'Italia, con la pubblicazione attesa domani delle opinioni sui Documenti programmatici di bilancio (Dpb) per il 2025, la valutazione dei piani strutturali di bilancio a medio termine (Psb), i primi con il nuovo Patto di stabilità, e la proposta per la raccomandazione al Consiglio Ue sul rientro del deficit per i Paesi in procedura di disavanzo eccessivo. L'attesa è che Bruxelles dia una valutazione positiva del Psb dell'Italia, formalizzando anche l'estensione a sette anni del piano di spesa. Quanto al rientro del deficit, tutto in questo avvio operativo della nuova governance economica, fa prevedere che la raccomandazione della Commissione europea sarà allineata agli impegni del Psb.
Le valutazioni del Dpb riguardano in teoria tutti i Paesi della zona euro, anche se due Paesi ancora in trattativa per la formazione del governo non l'hanno presentato (Belgio e Austria), mentre anche per la Spagna il documento resta fermo per ragioni di politica interna. I piani pluriennali di spesa sono invece previsti dal nuovo Patto di stabilità per tutti i 27 Stati. Sono 22 i documenti già presentati.
L'esecutivo comunitario darà un giudizio su quelli arrivati prima della fine di ottobre, incluso quello più 'delicato' arrivato al fotofinish dalla Francia. Il Paese si trova in procedura per deficit eccessivo e se avesse mancato l'obiettivo avrebbe rischiato una stretta più complicata, con un piano di spesa a 4 anni e non a 7. A sorpresa la Germania ha deciso che chiederà l'estensione del piano a sette anni e per questo non ha ancora inviato il documento a Bruxelles.
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