BRUXELLES - "Andare avanti" sulla transizione dell'automotive "senza rivedere tempi, modi e obiettivi è un suicidio ambientale economico, sociale, industriale, commerciale e politico. Eravamo in pochi a sostenerlo qualche anno fa, conto che diventeremo maggioranza non per negare il cambiamento climatico o per cancellare gli obiettivi finali ma per rivedere modi, tempi e sanzioni che altrimenti rischiano di vedere le città europee in enorme difficoltà con migliaia, anzi milioni, di operai e di artigiani a protestare". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in sessione pubblica al Consiglio Ue Trasporti a Bruxelles. Salvini ha anche puntualizzato che i "numeri dicono che lo scorso mandato" della Commissione Ue "ha completamente sbagliato obiettivo e stiamo rischiando di lasciare in mezzo a una strada 14 milioni di lavoratori avvantaggiando le industrie cinesi".
"Sono intervenuto a difesa di 14 milioni di lavoratori ed è incredibile che Paesi come la Francia vogliono andare verso il burrone come se non sia successo niente. Anche la Germania si sta avvicinando a una posizione di buon senso sulla auto elettrica. Confido nel commissario greco che ha capito che rischiamo il disastro. Le parole di Ribera sono di una marziana, conto che il buon senso prevalga sull'ideologia e l'arroganza". Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini a margine del Consiglio Ue Trasporti sottolineando come, nei primi 5 anni, von der Leyen "ha sbagliato. Conto che cambi strada. I Patrioti saranno protagonisti".
Sullo stallo in Francia, il ministro ha detto che "c'è preoccupazione" e per i problemi bisogna "citofonare Macron, sta raccogliendo quello che ha seminato, solo confusione".
"Delle banche se ne occupa il ministro dell'Economia. Tajani non è il ministro dell'Economia". Ha infine dichiarato il vice premier rispondendo ad una domanda sulle parole di ieri di Antonio Tajani sulla necessità, o meno, di usare il golden power su Unicredit-Bpm.
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