BERLINO - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz vorrebbe organizzare una conferenza internazionale dell'acciaio a Berlino. È quello che ha annunciato il portavoce Steffen Hebestriet, in conferenza stampa. Scholz ha incontrato, in un vertice che si è tenuto stamani nella capitale, rappresentanti del settore per affrontarne la crisi con imprenditori e sindacati. Il governo tedesco spinge perché Bruxelles agisca con misure che sostengano l'Industria dell'acciaio. L'opposizione dei conservatori ha già bollato l'iniziativa come un mero show elettorale.
"L'industria siderurgica europea è in crisi: di recente sono stati annunciati migliaia di tagli ai posti di lavoro e sono stati bloccati piani di decarbonizzazione per miliardi di euro, per questo motivo, IndustriAll European Trade Union, l'Associazione Europea dell'Acciaio (Eurofer) e le parti sociali dell'Ue per il settore siderurgico, chiedono un incontro urgente con Lei per discutere di soluzioni urgenti e per il settore siderurgico", ha reso noto in un comunicato l'Eurofer.
"Il settore siderurgico dell'Ue stava già soffrendo a causa delle crisi dell'energia e delle materie prime, e in aggiunta a ciò, il mercato dell'Ue è nuovamente invaso da acciaio straniero a basso costo: infatti, a seguito della crisi economica in Cina, si stima che circa 100 milioni di tonnellate di acciaio cinese stiano invadendo i principali mercati a prezzi di dumping", si legge nella dichiarazione.
"Questo, unito a un eccesso di capacità siderurgica globale da record, pari a 560 milioni di tonnellate, è catastrofico per il settore siderurgico e per i suoi lavoratori", spiega l'Associazione Ue dell'Acciaio. "Crediamo che questo livello di crisi richieda un "Vertice europeo dell'acciaio" di alto livello, e chiediamo a voi come Commissione europea di organizzarlo all'inizio del prossimo anno, si legge. "Il vertice dovrebbe coinvolgere le parti sociali del settore siderurgico, gli Stati membri e funzionari di alto livello delle istituzioni dell'Ue, con l'obiettivo di affrontare la crisi attuale", è la richiesta che Eurofer inoltra a Ursula von der Leyen.
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