BRUXELLES - Via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 Paesi Ue al quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ad annunciarlo è la presidenza di turno ungherese. "Il pacchetto aggiunge altre persone ed entità all'elenco di sanzioni già esistente e prende di mira entità in Russia e in Paesi terzi che contribuiscono indirettamente al potenziamento militare e tecnologico della Russia attraverso l'elusione delle restrizioni alle esportazioni", spiega la presidenza ungherese su X.
Nel quindicesimo pacchetto di sanzioni varate dall'Ue sono incluse misure contro le flotte che sostengono la Russia. "Le sanzioni adottate limitano l'attività di ulteriori navi di Stati terzi che operano per contribuire o sostenere azioni o politiche di supporto alle azioni della Russia contro l'Ucraina", spiega la presidenza ungherese di turno su X. Si tratta, spiegano fonti europee, di una cinquantina di navi in totale. Quello giunto oggi al Coreper II è un accordo di principio. L'adozione finale è prevista al Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo.
"L'Ue e i suoi partner del G7 sono impegnati a mantenere la pressione sul Cremlino: accolgo con favore l'accordo sul nostro quindicesimo pacchetto di sanzioni, che prende di mira in particolare la flotta ombra russa", ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Per il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa "l'accordo raggiunto dagli ambasciatori dell'Ue sul 15esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia contenente misure per contrastare la flotta ombra è importante" e deve spingere l'Ue a impegnarsi "per limitare ulteriormente la capacità della Russia per fare la guerra".
"Dobbiamo mantenere una forte pressione sulla Russia: è positivo che sia stato approvato il quindicesimo pacchetto di sanzioni: iondebolirà ulteriormente la macchina da guerra di Putin", ha scritto in un post su X l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
L'intesa, secondo la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola "invia un altro messaggio forte: il nostro sostegno all'Ucraina non vacillerà. Slava Ukraini".
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