BRUXELLES - "Il picco che era sta raggiunto in estate, di oltre 60 suicidi e che lasciava presumere una proiezione di oltre i cento alla fine dell'anno, per fortuna non si è realizzato ma il numero resta sempre molto alto, inaccettabile e non è correlato al sovraffollamento carcerario, perché le statistiche mostrano che questa correlazione non se. E' la solitudine che ispira molto spesso questo gesto estremo". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio a margine del Consiglio Affari Giustizia a Bruxelles. "Stiamo investendo risorse, anche cospicue sul sostegno psicologico. Stiamo assumendo psicologi che siano di assistenza soprattutto sui segnali di rischio dei suicidi. E' difficile capire quando scatta questa molla, molto spesso sono persone in procinto di essere liberate o persone appena entrate in carcere. In questi momenti l'aiuto psicologico è fondamentale. Inoltre sport e lavoro sono di sostegno, e perché ci siano c'è bisogno di spazi, e gli spazi si trovano riadattando degli stabilimenti compatibili con queste attività, come le caserme abbandonate. Certo questo dato è un fardello di dolore che non è di oggi e non è solo italiano ma ciò non significa che noi non lo prendiamo sul serio", ha concluso. Sulla lotta al traffico dei migranti "l'orientamento generale è sempre più in linea con la severità auspicata e voluta dall'Italia".
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