A due mesi dal voto in Georgia,
l'Osce-Odihr pubblica il rapporto finale sulle contestate
elezioni dove si evidenzia che "numerosi problemi hanno avuto un
impatto negativo e compromesso l'integrità del voto e hanno
eroso la fiducia del pubblico nel processo", spiega il capo
della missione di osservazione elettorale dell'Osce Odihr in
Georgia, Eoghan Murphy.
"Per salvaguardare i principi democratici attualmente in
gioco in Georgia, è fondamentale che le autorità affrontino
urgentemente tutte le preoccupazioni", aggiunge. "Il giorno
delle elezioni, frequenti compromessi alla segretezza del voto,
diverse incongruenze procedurali e segnalazioni di pressioni e
intimidazioni, anche tramite la registrazione del processo,
hanno avuto un impatto negativo sulla fiducia del pubblico nel
processo e su un giorno elettorale altrimenti generalmente
ordinato dal punto di vista procedurale", spiega il rapporto,
pubblicato dall'Osce.
Il testo sottolinea inoltre "che i reclami sia prima che
dopo il giorno delle elezioni spesso non sono stati considerati
in modo esaustivo e respinti per motivi tecnici, minando il
diritto a un'adeguata revisione delle preoccupazioni".
Il rapporto menziona anche le massicce proteste "che sono state
ripetutamente disperse con la violenza e hanno portato a
numerosi arresti e accuse di brutalità nei confronti di
manifestanti e giornalisti, in violazione degli impegni
internazionali che garantiscono il diritto alla libertà di
riunione nonché il diritto alla libertà dalla tortura e da altre
forme di maltrattamento".
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