/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

>ANSA-SCHEDA/ Bird strike, l'incubo dei piloti

>ANSA-SCHEDA/ Bird strike, l'incubo dei piloti

Rischi in fase di decollo o atterraggio. La storia di 'Sully'

BRUXELLES, 29 dicembre 2024, 18:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Gli anglosassoni hanno battezzato questo tipo di incidente bird strike, cioè un impatto violento tra un aereo e un uccello, o un intero stormo.
    Collisioni che, com'è accaduto in Corea, si verificano quasi sempre, nel 90% dei casi, in fase di decollo o di atterraggio e quindi negli aeroporti o in prossimità di essi. Un rischio che negli ultimi anni è aumentato fondamentalmente per due ragioni convergenti: la netta crescita del traffico aereo e l'incremento di alcune popolazioni di volatili che, quando non sono in migrazione attiva, volano sotto i 500 piedi, ovvero a 152 metri di quota. A partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di questo tipo di incidenti.
    Tuttavia, secondo la Faa (Federal Aviation Administration) statunitense, solo il 15 % degli impatti con volatili (11% per l'ICAO - Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile) risulta che abbia effettivamente danneggiato l'aeromobile. Prima dell'incidente di Muan, sono stati due i casi più noti di bird strike.
    Il rimo caso è del 10 novembre 2008. Il volo Ryanair 4102, decollato dall'aeroporto di Francoforte-Hahn e diretto all'Aeroporto di Roma-Ciampino, impattò con uno stormo di circa 90 uccelli riportando danni ai motori, all'ala sinistra e al relativo carrello di atterraggio; nonostante questo il velivolo riuscì ad atterrare senza gravi problemi, anche se durante la fase di frenatura l'aereo uscì leggermente di pista, rientrandovi però immediatamente.
    Il secondo episodio risale al 15 gennaio 2009, il volo US Airways 1549, decollato dall'Aeroporto La Guardia di New York e diretto all'Aeroporto Internazionale di Charlotte-Douglas, impattò con uno stormo di oche canadesi e subì l'arresto di entrambi i motori; non riuscendo a raggiungere nessuna delle piste di atterraggio più vicine, il pilota, Chesley Sullenberger, detto "Sully", effettuò un celebre ammaraggio di emergenza sul fiume Hudson senza che nessuna delle persone a bordo perdesse la vita e solo pochi feriti. Sulla sua storia venne girato nel 2016 anche un film, "Sully", diretto da Clint Eastwood e interpretato da Tom Hanks.
    L'ultimo caso in cui si è ipotizzato un bird strike in Italia è stato quello dell'incidente avvenuto il 16 settembre 2023 nei pressi dell'aeroporto di Caselle, quando un aereo delle Frecce Tricolore si schiantò al suolo a causa di un'avaria che sarebbe stata causata dall'impatto con un volatile poi risucchiato nel vano motore.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.