BRUXELLES - Il 9 e il 10 gennaio Danzica si prepara ad accogliere la squadra dei commissari europei guidata da Ursula von der Leyen per dare ufficialmente il via alla presidenza di turno dell'Ue targata Polonia. Sotto la leadership di Donald Tusk, per il suo semestre Varsavia ha scelto di fare della sicurezza - militare, interna, energetica - la priorità del suo semestre di presidenza, il secondo nella sua storia, raccogliendo il testimone dall'Ungheria di Viktor Orban.
Questi settori sono "essenziali per ridare piena competitività all'Ue e proteggere i suoi cittadini", ha affermato il premier Tusk nelle scorse settimane. L'ex presidente del Consiglio europeo ha aumentato la spesa per la difesa interna a oltre il 4% del Pil quest'anno, con la prospettiva di raggiungere il 4,7% l'anno prossimo. Confermandosi una delle più convinte sostenitrici di Kiev, Varsavia ha già indicato la piena intenzione di mantenere forti legami con gli Stati Uniti in vista del cambio della guardia alla Casa Bianca con l'arrivo di Donald Trump. Con Parigi e Berlino alle prese con crisi interne che hanno indebolito la leadership franco-tedesca, Tusk punta a consolidare il ruolo della Polonia come punto di riferimento in Europa.
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