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>>>ANSA/L'Ue nega un miliardo di fondi a Orban. Lega, 'vergogna'

>>>ANSA/L'Ue nega un miliardo di fondi a Orban. Lega, 'vergogna'

Per le violazioni dello Stato di diritto, è la prima volta

BRUXELLES, 01 gennaio 2025, 18:31

Redazione ANSA

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(di Marcello Campo) La scure di Bruxelles si abbatte su Viktor Orban: per la prima volta nella storia la Commissione europea nega un miliardo di euro di fondi Ue, come ritorsione contro l'atteggiamento di Budapest, accusata di non aver fatto abbastanza, come più volte richiesto, per il ripristino dello Stato di diritto. L'Ungheria era finita nella lente di Bruxelles in seguito a numerosi casi di corruzione negli appalti pubblici e di mancanza di trasparenza in aperta violazione dei principi europei.
    Una mossa contro cui s'è scagliata la Lega, alleata al Parlamento europeo nel gruppo dei Patrioti, a Fidesz, il partito del premier magiaro: "Il taglio dei fondi europei all'Ungheria è un vergognoso attacco ai diritti, alla libertà, alla solidarietà e alla democrazia", è il duro commento di Via Bellerio.
    Questo miliardo, definitivamente negato a Budapest, fa parte delle risorse destinate all'Ungheria ma già congelate da anni dalla Commissione preoccupata dall'operato di Orban. Si tratta di fondi che erano stati stanziati nell'ambito di programmi a sostegno alle aree strutturalmente deboli.
    Già nel 2022 Bruxelles aveva avviato una procedura di "condizionalità" contro l'Ungheria, con l'obiettivo di bloccare gli esborsi europei se Orban non avesse fatto passi avanti sul fronte della tutela della giustizia e della legalità. Budapest nel frattempo, tra mille proteste e passi falsi, ha intrapreso un cammino di riforme che hanno comunque permesso di sbloccare alcuni fondi. Tuttavia, ancora un totale di 19 miliardi di euro è rimasto congelato. E secondo le scadenze stabilite nel regolamento sulla condizionalità dell'Ue, "la prima tranche di impegni sospesi", che ammontava appunto a 1,04 miliardi di euro, è scaduta ieri, alla fine del 2024. E in quest'occasione la Commissione ha stabilito che nell'azione di Orban non ci fosse alcun presupposto per una sua revoca. Per cui, addio miliardo.
    Una sconfitta certamente economica ma soprattutto politica perchè arriva esattamente alla fine del semestre di presidenza ungherese del Consiglio Ue, durante il quale la disinvoltura con cui Viktor Orban ha aperto il dialogo con Vladimir Putin sul dossier ucraino, la sua volontà di avviare un negoziato senza alcun mandato da parte dell'Ue, ha fatto indignare la stragrande maggioranza delle cancellerie.
   

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