Il Financial Times racconta oggi
dei piani del governo Meloni per "sradicare la rinascita della
canapa in Italia": "La pianta promossa da Mussolini rischia il
divieto, scatenando l'ira dei coltivatori di colture destinate
all'industria", titola il quotidiano finanziario. "Benito
Mussolini, dittatore fascista italiano, promosse la coltivazione
della canapa per ridurre la dipendenza del suo paese dalle
importazioni di corde e tessuti prima e durante la seconda
guerra mondiale - scrive l'Ft -. Ma il partito Fratelli d'Italia
del Primo Ministro Giorgia Meloni, le cui origini risalgono al
movimento neofascista del dopoguerra fondato dai fedelissimi di
Mussolini ancora in vita, sembra ora intenzionato a sradicare la
rinascita della canapa in Italia nel tentativo di reprimere
l'uso di droghe ricreative. Indignato per la proliferazione di
negozi di cannabis, il governo Meloni si sta muovendo per
vietare la produzione, la lavorazione, il trasporto e il
commercio di qualsiasi varietà di fiori di cannabis, compresi
quelli derivati ;;da canapa industriale non psicotropa".
Il quotidiano della City racconta quindi che le restrizioni
del ddl sicurezza sono già state approvate alla Camera e
andranno al voto del Senato a inizio dell'anno segnalando la
'rivolta' dei coltivatori del settore e alcune delle posizioni
politiche sulla riforma. Il settore in tutta Europa nel 2023 ha
generato 500 milioni di euro di fatturato. L'Italia, ricorda
l'Ft, nel Medioevo era importante coltivatore di canapa, le cui
fibre resistenti venivano utilizzate per corde, vele, tessuti e
carta e i cui semi erano considerati un alimento nutriente,
mentre Mussolini spinse per espanderne la coltivazione nel
tentativo autarchico di sostituire i tessuti di cotone, portando
l'Italia ad essere all'epoca il secondo produttore mondiale di
canapa dopo l'Unione sovietica. Dopo gli anni del boom delle
fibre sintetiche, nel 2016 Roma ha legalizzato la coltivazione
di canapa industriale, promossa dall'Ue come materiale
ecologico, soprattutto nel settore edile.
Soffermandosi poi sul dibattito sulla cannabis light, il
quotidiano riporta anche la posizione di Andrea Giametta,
co-fondatore di Weedzard, una piattaforma online che
commercializza prodotti al cannabidiolo, che nel caso di
restrizioni si dice pronto a un reclamo alla Commissione Ue. E
ricorda anche che Coldiretti ha dichiarato di essere in
trattative con il governo Meloni per trovare una soluzione che
vieti l'uso ricreativo dei fiori di canapa, pur consentendone la
produzione per altri scopi.
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