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AfD manda un avviso ai migranti: "Il 23 febbraio ve ne andrete"

AfD manda un avviso ai migranti: "Il 23 febbraio ve ne andrete"

Ticket simili a carte d'imbarco inviati a circa 30 mila persone

Bruxelles, 14 gennaio 2025, 14:19

Redazione ANSA

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AfD manda un avviso ai migranti: "Il 23 febbraio ve ne andrete" © ANSA/AFP

AfD manda un avviso ai migranti: "Il 23 febbraio ve ne andrete" © ANSA/AFP

BRUXELLES - S'infiamma sulla questione migratoria la campagna elettorale tedesca. Alternative für Deutschland (AfD) ha spedito a circa 30 mila persone un avviso di espulsione. Un biglietto di sola andata, dalla Germania a "un Paese sicuro", per aprire la strada alla remigrazione di massa. Alternative für Deutschland torna a scuotere la campagna elettorale tedesca e, dopo le promesse di "ripulire il Paese" scandite nel fine settimana dalla leader Alice Weidel, inscena una nuova provocazione shock. Circa 30 mila persone a Karlsruhe - molte con un background migratorio - hanno trovato nella buca delle lettere un avviso di espulsione da eseguire allo scoccare dell'appuntamento elettorale del 23 febbraio. 'Solo la remigrazione può salvare la Germania'  Un avvertimento simbolico che si aggiunge all'affondo contro il governo Scholz arrivato dai dati federali sulle espulsioni: nel 2024, su oltre 10 mila migranti che avrebbero dovuto essere rispediti in Italia, appena tre sono effettivamente tornati. Numeri che il portavoce del cancelliere non ha potuto che definire "frustranti" e che la Bild ha utilizzato per scagliarsi contro le falle nella gestione nazionale dell'asilo, pesante eredità per la coalizione ormai decaduta guidata dall'Spd. La prima denuncia contro l'azione dell'ultradestra tedesca - dai nefasti richiami ai marchi del nazismo sulle porte delle abitazioni degli ebrei - è arrivata su Instagram. Un utente ha pubblicato la foto del ticket distribuito dall'AfD, simile a una carta d'imbarco aerea per un destinatario già etichettato come "immigrato illegale", con un messaggio inequivocabile stampato sopra: "Solo la remigrazione può salvare la Germania". Una politica che - nei numeri ipotizzati - ha i contorni di una deportazione su larga scala: si parla di 7-25 milioni di persone, più della metà delle quali in possesso di regolare passaporto tedesco. Un QR code sul ticket rimanda poi al sito dell'AfD di Karlsruhe, da dove è possibile scaricare il biglietto e leggere le richieste del partito accompagnate da un link per le donazioni. Indagine della polizia per sospetto incitamento all'odio. L'azione ha gettato ulteriore benzina sul fuoco di una campagna elettorale già incandescente, spingendo il sindaco socialdemocratico della seconda città del Baden-Württemberg, Frank Mentrup, a denunciare pubblicamente il clima di "paura" alimentato dall'ultradestra. La polizia locale ha subito aperto un'indagine sui volantini - distribuiti anche al congresso dell'AfD a Riesa che ha incoronato Weidel come Spitzenkandidatin - per sospetto incitamento all'odio. Ma dalla sezione distrettuale del partito non sono arrivate retromarce: le richieste stampate sul retro del "biglietto di espulsione" sono "legittime", hanno rivendicato gli esponenti dell'ultradestra, specificando che la campagna è rivolta esclusivamente a chi si trova "illegalmente" in Germania e che non si parla di "deportazioni". 'Il grande flop delle espulsioni', la denuncia del tabloid Bild  Intento a difendersi dall'avanzata dell'AfD, sullo scottante tema della migrazione Scholz è intanto finito sotto attacco anche della Bild dopo i numeri impietosi diffusi dall'Ufficio federale per i migranti. Il "grande flop delle espulsioni", nel titolo a caratteri cubitali del tabloid tedesco, vede la bilancia migratoria pendere pesantemente a sfavore della Germania: lo scorso anno soltanto il 14% dei migranti è stato trasferito da Berlino verso gli altri Paesi Ue, mentre ben il 45% ha percorso la direzione opposta. A dispetto del diritto europeo - che prevede che il Paese di primo ingresso si faccia carico di riaccogliere i rifugiati entrati poi altrove -, Roma ha formalmente accettato di riprendersi 10.402 persone, ma alla prova dei fatti ne ha riaccolte appena tre. Atene non ha fatto meglio, con soli 22 trasferimenti portati a termine. "Sappiamo che i dati sono frustranti, ma sappiamo anche delle grandi sfide con le quali devono confrontarsi Paesi come Grecia e Italia", si è difeso il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, gravato tuttavia da una debacle sulle espulsioni effettive che si estende anche ad altri Paesi come la Croazia e la Bulgaria.

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