L'industria chimica è
fondamentale per affrontare concretamente la transizione
ecologica e digitale: il suo ruolo va riconosciuto e valorizzato
nelle politiche economiche e ambientali della Ue.
È questo il messaggio che Francesco Buzzella, Presidente
Federchimica, ha voluto trasmettere nel corso dell'incontro,
organizzato al Parlamento a Bruxelles dalla Federazione
nazionale dell'industria chimica rivolto ai decisori politici
europei.
"Siamo il cuore pulsante dell'innovazione industriale e al
centro di numerose innovazioni che stanno guidando la
transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile. Senza
un'industria chimica forte, molti settori a valle - dalle
costruzioni all'automotive, dall'agroalimentare al tessile - non
potrebbero evolvere verso modelli più sostenibili e competitivi.
Ma oggi - ha aggiunto - ci troviamo a operare in un clima
internazionale difficile e le imprese chimiche si trovano a
dover bilanciare le necessità di innovazione e sostenibilità con
la sopravvivenza economica, in un quadro normativo complesso e
talvolta penalizzante" ha ricordato Buzzella.
"Le stringenti normative ambientali e di sicurezza, concepite
come spinta verso la transizione ecologica, risultano in realtà
talmente onerose da mettere a rischio la nostra competitività a
livello globale. È indispensabile trovare il giusto equilibrio
tra la promozione dell'innovazione e la necessità di
regolamentazione".
"Il settore - ha concluso Buzzella - è pronto a contribuire
in modo significativo alla crescita della Ue, ma per realizzare
appieno questo potenziale è indispensabile un impegno congiunto
con le istituzioni.
È fondamentale sviluppare politiche in grado di coniugare la
sostenibilità ambientale con le esigenze economiche e sociali,
tenendo conto che in molti comparti della chimica le tecnologie
necessarie alla transizione, al momento, non sono scalabili né
economicamente sostenibili. Solo attraverso questa
collaborazione - ha concluso - sarà possibile costruire un
futuro prospero, innovativo e sostenibile per il nostro settore,
per l'Europa e per le generazioni che verranno".
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