"Globalmente insoddisfacente".
Questo è il giudizio emesso dal Greco, organo anticorruzione del
Consiglio d'Europa, dopo il nuovo esame delle misure prese dalla
Polonia per prevenire e combattere il fenomeno tra i ranghi del
parlamento e della magistratura.
Allo stesso tempo il Greco "accoglie con favore gli sforzi
decisi delle autorità per ripristinare l'indipendenza del
Consiglio nazionale della magistratura", dopo le riforme
introdotte dal precedente governo tra il 2016 e 2018. Strasburgo
conta sul fatto che l'adozione della legge che modifica
l'elezione dei membri del Consiglio nazionale della magistratura
garantirà che più della metà dei suoi membri siano giudici
eletti dai loro pari. Nel rapporto si evidenzia inoltre che
"sono in cantiere diverse iniziative per dare piena attuazione
alle raccomandazioni in sospeso relative ai magistrati".
Il Greco rileva invece che "il Paese non ha compiuto alcun
progresso nell'attuazione delle raccomandazioni riguardanti i
parlamentari da quando la situazione è stata esaminata nel
2023", che riguardano, tra l'altro, le linee guida sui conflitti
di interesse, l'accettazione di doni e vantaggi e le
dichiarazioni patrimoniali. Le autorità polacche dovranno
inviare un rapporto sui progressi fatti nell'attuare tutte le
raccomandazioni in sospeso entro il 30 novembre 2025.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA