"Penso che sia necessario,
importante sottolineare il fatto che domani nel 'competitivity
compass'" il provvedimento sulla 'bussola della competitività'
che sarà adottato dal Collegio dei commissari europei, "ci sarà
un chiaro riferimento anche alla possibilità di adattare le
politiche di coesione".
Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione
europea con delega alla Coesione Raffaele Fitto, intervenendo a
Bruxelles a un evento organizzato dal Gruppo di iniziativa
italiana.
La Coesione, ha ricordato Fitto, rappresenta "un terzo del
bilancio europeo definito negli anni precedenti, frutto di una
trattativa tra gli Stati membri, le diverse autorità intermedie
e la Commissione europea che ha visto la sottoscrizione del
corpus di partenariato di intesa nel 2000.
E io partirei da una risposta ad una domanda che dobbiamo fare: sono attuali ancora i progetti, le idee decise" in quegli anni?.
"Penso che ci sia una
grande opportunità che possa anticipare il dibattito generale
che abbiamo nell'ambito del futuro del bilancio dell'Unione",
una "discussione che possa superare molti aspetti: quello della
semplificazione" l'uso di queste risorse in base a "quelle che
sono le reali esigenze, le nuove esigenze e le diverse esigenze
in Europa". "Differenti - ha spiegato - perché il 75% dei
cittadini europei vivono nelle città con tutto ciò che comporta
una seconda domanda di servizi che devono essere consolidati".
Al tempo stesso al contrario "il problema dello spopolamento, la
mancanza di servizi a rischio di non avere una prospettiva di
queste aree geografiche rappresentano anche un grande
potenziale".
All'evento del Gruppo iniziativa italiana sono intervenuti
tra gli altri l'ambasciatrice italiana in Belgio Federica Favi,
l'ambasciatore Vincenzo Celeste, rappresentante permanente
presso l'Ue, oltre agli europarlamentari italiani.
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