L'assemblea del Consiglio d'Europa ha deciso di accreditare la delegazione georgiana, limitandone alcuni diritti, ma avvertito che questa decisione sarà riesaminata alla sessione d'aprile.
La Georgia ha fino ad allora per dimostrare di aver ripreso il cammino democratico e la ripresa del processo d'integrazione all'Unione europea in linea con quanto vuole la popolazione.
Tra le azioni richieste
da Strasburgo c'è il rilascio di tutti i prigionieri politici
prima della sessione di aprile dell'assemblea.
Inoltre si chiede l'inizio immediato di un processo che
coinvolga l'opposizione e la società civile per affrontare con
urgenza i problemi emersi durante le ultime elezioni
parlamentari e creare un ambiente favorevole a nuove elezioni
realmente democratiche. L'assemblea si attende che la Georgia
annunci nuove elezioni legislative nei prossimi mesi.
"Allo stesso tempo, come chiaro segno di condanna della
brutalità della polizia e di altre violazioni dei diritti umani,
che finora non sono state affrontate dalle autorità",
l'assemblea ha deciso di sospendere una serie di diritti dei
membri della delegazione georgiana. Tra questi quello di far
parte di alcune commissioni chiave, tra cui di monitoraggio,
l'impossibilità di far parte delle missioni per il monitoraggio
delle elezioni, di essere scelti come autori di rapporti
dell'assemblea, o di rappresentarla in qualsiasi evento.
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