Quando un contenuto social viene rimosso dalla piattaforma l'utente che lo ha pubblicato deve essere avvisato con puntualità e ricevere una spiegazione adeguata.
È una delle misure pratiche contenute nel rapporto sulla regolamentazione della moderazione sui social media per salvaguardare la libertà di espressione, redatto della deputata di Azione Valentina Grippo, approvato dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa con 44 voti a favore, uno contrario e 12 astensioni.
Tra gli astenuti tre deputati di
Fratelli d'Italia.
"Il rapporto suggerisce misure pratiche, che possono essere
adottate domani, a colossi che pesano più degli Stati sia dal
punto di vista economico che quello della presenza
internazionale", ha detto Grippo. Nel testo si fa riferimento ai
'termini e condizioni' per l'uso delle piattaforme, che si
indica debbano essere "accessibili e chiari, informando gli
utenti su cosa possono e non possono fare e sulle conseguenze se
non seguono le regole".
Altro punto fondamentale è che la moderazione non può essere
affidata alle macchine e l'essere umano deve restare "la pietra
angolare" del sistema. L'assemblea suggerisce infine
l'istituzione di organismi indipendenti di risoluzione extra
giudiziale, come quello creato alla fine dell'anno scorso,
Appeals Centre Europe, a cui potranno rivolgersi gli utenti di
Facebook, TikTok and YouTube. Bocciati gli emendamenti per
introdurre una clausola per cui i contenuti possono essere
rimossi solo in base alla decisione di un tribunale.
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