"Con Roberta Metsola c'è stato un bel dialogo.
Il progetto di una Università del Mediterraneo è grande, bello, difficile, però c'è stato un dialogo molto caloroso.
C'è proprio l'idea di creare una generazione
mediterranea che non solo abbia studiato, ma abbia vissuto". Lo
ha detto l'ex premier Romano Prodi, dopo aver incontrato la
presidente del Parlamento europeo.
"E' chiaro che il peso maggiore finanziario non può che
essere europeo. Il Parlamento presenterà una prima l'idea per il
progetto pilota. Poi spero partirà quello vero. Pensate che lo
presentai nel 2002 e non fu discusso in Commissione perché i
paesi del Nord non erano proprio interessati. Dicevano di no,
che sono progetti inutili. Adesso con le migrazioni, con le
tensioni, con l'arrivo di Russia e Turchia nel Mediterraneo,
invece c'è un'adesione molto più forte. Ne abbiamo parlato tra
l'altro all'Unione Africana, al Cairo recentemente, con
l'ambasciatore ovviamente dei paesi del Sud: deve essere una
roba paritaria sud e nord. Non è l'Università del Nord che mette
la filiale là sotto. L'Europa - ha aggiunto Prodi - deve avere
dei progetti emotivi che devono cambiare il Mediterraneo. Qui
non c'è più nessuna influenza diretta nostra. Se pensate alla
Libia: ripeto sempre che la Sardegna è più vicina all'Africa che
al continente e in Libia comandano i russi e i turchi. Siamo di
fronte a degli assurdi".
"Dico Grazie anche all'aiuto di Firenze che si presenta, che
è disinteressata, non deve avere nessuna facoltà, quindi è fuori
dal gioco universitario, però è il simbolo delle proposte di
pace. E' la città di La Pira. Poi - ha concluso Prodi - abbiamo
anche la Presidente del Parlamento, che è anche calorosa in
quanto mediterranea".
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