BRUXELLES - Il Prosciutto di Carpegna Dop potrebbe sbarcare presto in Canada grazie al Ceta, l'accordo commerciale tra Ue e Canada. E sarebbe il primo alimento Dop a poterlo fare con riconoscimento di Ottawa, pur non facendo parte della lista delle 42 denominazioni protette italiane allegata al trattato. "Non esportiamo ancora, ci sono contatti con due catene importanti ma il Carpegna è e resterà un prodotto premium, puntiamo sulla qualità del distributore e del cliente", racconta Marco Riva, direttori Affari Generali del Gruppo Beretta, nel cui stabilimento collocato nell'areale Dop il prodotto viene lavorato a mano. Il gruppo è già l'importatore esclusivo del Carpegna negli Stati Uniti, dove è distribuito come prodotto di nicchia, solo in centinaio di ristoranti di alta gamma sulla East e West Coast, alcune catene gourmet e in tutti i negozi Eataly.
Resta il fatto che la Dop del Montefeltro "è in assoluto il primo prodotto alimentare a indicazione geografica a ottenere protezione in Canada grazie al nuovo regolamento sui marchi", confermano fonti della Commissione europea. Il regolamento, approvato nel 2017 è diretta conseguenza del Ceta, nel senso che per adempiere agli obblighi previsti dal trattato Ottawa ha esteso la protezione legale alle denominazioni di origine, prima riconosciuta solo agli a vini e alcolici, anche agli alimenti. "E' grazie al Ceta - spiegano da Bruxelles - che il Canada ha cambiato il suo regolamento sui marchi, il Trademark Act, per consentire di riconoscere un elevato livello di protezione anche ai prodotti alimentari a indicazione geografica". La legislazione canadese offre quindi un'opportunità per gli altri consorzi Dop e Igp che volessero ottenere tutela legale in Canada, e così allungare l'elenco dei prodotti italiani già protetti. Il Ceta, in realtà, già prevede che nuove denominazioni possano essere aggiunte alla lista delle Dop e Igp tramite un negoziato tra le parti, cioè Unione europea e Canada. Ma il regolamento sui marchi entrato in vigore a fine 2018 introduce un sistema di autorizzazione aperto e offre una procedura 'privatistica', più agile e veloce, con cui i consorzi possono iscrivere le loro Dop e Igp in un apposito registro di indicazioni geografiche da tutelare. Così ha fatto il Consorzio del Prosciutto di Carpegna. "La procedura non è costosa - spiega Riva - costa 500 dollari Canadesi (poco più di 330 euro, ndr) più le spese legali".
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