BRUXELLES - "Troppe volte nel corso di questi anni Lampedusa è stata lasciata sola dalle istituzioni nazionali, ma anche dall'Europa che spesso è rimasta sorda alle nostre richieste di aiuto". Così Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, intervenuto a un dibattito organizzato dai Socialisti europei (Pse) al Comitato delle Regioni (CdR). La discussione ha riguardato il nuovo Patto europeo per la migrazione e l'asilo, oltre alla condivisione di buone pratiche fra i membri del gruppo direttamente responsabili di accoglienza e integrazione.
Questi chiedono un ruolo più importante nel nuovo Patto Ue, su cui Martello ammette di avere "forti perplessità" specie perché incentrato "su politiche di rimpatrio piuttosto che sulla solidarietà". Al contrario, dice, "i flussi migratori non possono essere fermati ma devono essere gestiti" usando per esempio i principi del 'Global compact for migration' delle Nazioni Unite. Bisogna sostenere i territori in prima linea nell'accoglienza umanitaria, "altrimenti, non solo le comunità locali si sentiranno discriminate e abbandonate dalle istituzioni, ma ciò che accade in quei territori verrà utilizzato in modo distorto e strumentale per fomentare odio, tensione sociale e pericolose spinte sovraniste che rischiano di mettere in discussione gli stessi valori fondanti dell'Unione", ha avvertito il sindaco.
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