"L'ennesima strage senza senso, che si poteva evitare": così Patrizia Toia, capo delegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo, Cécile Kyenge, Elly Schlein e Silvia Costa, europarlamentari Pd, commentano in una nota le morti dei profughi avvenute ieri al largo delle coste di Lampedusa.
Dall'inizio del 2015 sono 3815 i migranti sbarcati sulle coste italiane, il 60% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. "I numeri - spiegano Toia, Kyenge, Schlein e Costa - dimostrano che il presunto effetto pull-out di Mare Nostrum ipotizzato sia dalle autorità di Frontex che dal Viminale non c'è mai stato. Anzi, sono aumentate le vittime. Abbiamo denunciato sin dall'inizio l'inadeguatezza dell'operazione Triton, che non ha mezzi sufficienti, né un chiaro mandato di Search&Rescue, e che può spingersi solo fino a 30 miglia dalle acque territoriali italiane, contro le 172 di Mare Nostrum. Quel che è successo ieri ne è una tragica prova. Non si risolve il problema arretrando la linea d'intervento, così l'Europa viene meno alle proprie responsabilità giuridiche e morali".
"Il Parlamento europeo lo scorso dicembre - si legge ancora nella nota congiunta - ha dato un segnale forte chiedendo all'Europa un approccio globale al fenomeno migratorio. Come l'Ue, anche l'Italia, tuttavia, non può sfuggire alle proprie responsabilità. Fermare Mare Nostrum è stato un errore, un errore che miete vite umane".
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