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Clima: Evi, ora chiarezza su proposta Ue obiettivo emissioni

Clima: Evi, ora chiarezza su proposta Ue obiettivo emissioni

L'Eurodeputata dei Verdi europei ha depositato interrogazione

BRUXELLES, 12 febbraio 2021, 14:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi europei, ha depositato un'interrogazione parlamentare per far luce sulla proposta della Commissione europea di elevare l'obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 ad almeno il 55%.

"Ho di recente incontrato alcuni attivisti di Fridays For Future - spiega Evi - e dal nostro proficuo confronto è emersa la necessità di chiedere conto alla Commissione di una proposta che si pone un obiettivo decisamente poco ambizioso rispetto a quello del 60% avanzato dal Parlamento europeo e comunque ancora lontano dal 65% richiesto dalla scienza che io ho difeso con i miei emendamenti. Ma c'è un altro aspetto, decisamente rilevante, che mi ha indotto a procedere con l'interrogazione parlamentare. Nel calcolo di riduzione delle emissioni, la Commissione propone di includere anche gli assorbimenti, vale a dire le emissioni assorbite dalle foreste, dal suolo e da possibili tecnologie".

Secondo l'europarlamentare "questo tipo di calcolo ridurrebbe di fatto l'obiettivo a un livello compreso tra il 50.5% e il 52.8%, mettendo a rischio il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e l'ottemperanza dell'Ue agli impegni presi nell'Accordo di Parigi".

Evi spiega dunque che con l'interrogazione intende chiedere alla Commissione "di separare i due obiettivi, quello di riduzione e quello di assorbimento delle emissioni", ma anche "di stabilire un metodo di conteggio che assicuri che il carbonio immagazzinato dalle foreste e dal suolo non si riversi nuovamente nell'ambiente" e che "alcuni settori e Paesi vadano oltre l'obiettivo di neutralità climatica per ridurre le concentrazioni di CO2 a livelli sicuri".

L'europarlamentare si augura infine "che i negoziati sulla legge sul clima, attualmente in corso, tengano conto di questi elementi, perché per risolvere il degrado climatico non abbiamo bisogno di escamotage contabili, ma di obiettivi chiari, ambiziosi e trasparenti".

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