"Un oltraggio alle aspirazioni
iniziali del Parlamento europeo e a quelle della società
civile". Così Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde,
commenta l'approvazione da parte della commissione ambiente
dell'Europarlamento dell'accordo sulla legge per il clima, che
rende vincolanti i target clima Ue (-55% emissioni) per il 2030
e 2050 (neutralità climatica). "Siamo lontani anni luce sia
dalle richieste iniziali del Parlamento, sia dalla riduzione del
65% delle emissioni ritenuto necessario dalla comunità
scientifica per mantenere l'aumento del riscaldamento globale
entro 1.5 gradi centigradi - attacca Evi - così com'è, l'accordo
è del tutto insufficiente ad affrontare la crisi climatica come
professato dal Green deal europeo".
"E c'è di più" - prosegue - "l'obiettivo del 55% non è reale,
perché nel conteggio delle emissioni si tiene conto anche della
capacità di assorbimento di suoli e foreste, di fatto riducendo
la percentuale ad un misero 52,8% di effettive riduzioni di gas
serra".
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