"Si tratta di un provvedimento che cancella con un colpo di spugna i diritti delle donne, riportando il Paese indietro di decenni. Quel che è peggio è che questa legge vieta l'interruzione di gravidanza persino in caso di stupro o incesto e autorizza i privati cittadini a denunciare i casi di cui sono a conoscenza, in cambio di ricompense monetarie: un abominio che riporta alla mente le pagine più nere della nostra storia, orrori che pensavamo non potessero più ripresentarsi", prosegue la nota.
"Insieme ai miei colleghi parlamentari, ho pertanto indirizzato una lettera al governatore Greg Abbott per chiedere l'abrogazione di questa legge che rappresenta una palese violazione dei diritti delle donne e dei principi democratici fondamentali", conclude Evi.
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