Così in una nota i portavoce di Europa Verde Eleonora Evi e Angelo Bonelli commentano la decisione dell'Alta Corte di Londra in merito l'estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna.
"È inaccettabile che Julian Assange sia rinchiuso da due anni
e mezzo in una cella di massima sicurezza a Londra solo per aver
svolto il suo lavoro, per aver avuto il coraggio di rendere
pubblici documenti militari secretati sulla guerra in
Afghanistan, che hanno svelato centinaia di brutali uccisioni
compiute dagli Americani ai danni della popolazione civile.
Altrettanto irricevibile la sentenza di oggi, con la quale
Assange rischia la condanna a 175 anni di carcere, in virtù di
una legge statunitense sullo spionaggio del 1917, mai applicata
finora", continua la nota.
"Noi di Europa Verde ribadiamo con forza che la detenzione e
il procedimento penale nei confronti di Julian Assange sono un
pericoloso precedente per i giornalisti e per il diritto alla
libertà di espressione, che ha richiesto secoli di lotte e
rivendicazioni", proseguono Evi e Bonelli.
"Incredibile che i giudici abbiano ritenuto sufficienti le
garanzie offerte dagli Usa, lo stesso Paese che, nel portare
avanti una palese guerra di potere, non ha esitato a ricorrere a
torture, uccisioni e giustizia arbitraria ai danni dei civili.
Riteniamo vergognosa la sentenza di oggi, che rappresenta
un'azione punitiva nei confronti del giornalismo indipendente,
pilastro fondamentale dell'informazione pluralistica", spiegano
da Europa Verde.
Esprimiamo la nostra vicinanza alla compagna di Assange,
Stella Moris, condividendo la sua decisione di fare ricorso alle
autorità giudiziarie del Regno Unito. E continueremo a chiedere
il rilascio di Assange a gran voce, perché il processo contro di
lui mette sul banco degli imputati i principi fondanti delle
nostre democrazie", conclude la nota
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