"Come Verdi ci siamo da sempre opposti ad un atto delegato che, attribuendo a gas e nucleare l'etichetta di sostenibilità, di fatto compromette fortemente la possibilità di raggiungere gli obiettivi climatici, condizionando in maniera massiccia il mercato finanziario. Abbiamo, inoltre, denunciato a più riprese la mancanza di trasparenza dell'intera procedura, in quanto la Commissione non ha aperto alcuna consultazione pubblica, a differenza di quanto fatto con il precedente atto delegato della tassonomia. Un episodio grave, che costituisce un pericoloso precedente, in quanto la Commissione ha violato palesemente il principio fondamentale di non arrecare danno all'ambiente e le disposizioni sancite nel Regolamento adottato nel 2020", prosegue Evi.
"La notizia di oggi lascia ben sperare sul voto relativo all'obiezione del Parlamento Ue all'atto delegato della tassonomia. La battaglia sarà sicuramente dura, ma non ci sottrarremo, perché in gioco ci sono la credibilità dell'Unione europea come mercato leader per la finanza sostenibile e soprattutto il nostro futuro, che vogliamo sostenibile, giusto e autenticamente verde", conclude l'eurodeputata.
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