"Il Nutriscore, infatti, non si basa su criteri scientifici unanimi. Inoltre, si è già rivelato fuorviante per i consumatori e discriminatorio per alcuni prodotti europei della dieta mediterranea soprattutto per quelli provenienti dall'agroalimentare italiano che, adottandolo, ne verrebbe fortemente danneggiato. Non solo, il sistema Nutriscore - prosegue De Meo - prevede addirittura l'apposizione di un bollino nero e un'etichetta di avvertimento visivo, come quella delle sigarette, anche sulle bottiglie di vino e di alcol nonostante il Parlamento europeo, nella risoluzione sul rafforzamento dell'Europa nella lotta contro il cancro, abbia scongiurato questa possibilità e si sia espresso in modo diverso sottolineando la differenza tra "uso" e "abuso" e l'importanza del "consumo moderato e responsabile".
"Alla Commissaria Kyriakides abbiamo ribadito, inoltre, che la delegazione italiana, consapevole, come l'intero gruppo Ppe, della necessità di adottare un sistema comune, già da diverso tempo ha proposto in alternativa il Nutrinform Battery, che consente, invece, di avere un'etichetta con più informazioni per aiutare i consumatori a comprendere meglio i valori nutrizionali e fare scelte alimentari consapevoli basate essenzialmente su una corretta educazione alimentare che va sicuramente rafforzata, soprattutto, tra i più giovani", conclude.
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