Il trend di rialzo dei tassi, oltre agli impatti concreti, rischia di incrinare la fiducia che dovrebbe essere invece il motore dell'economia". Così in una nota l'eurodeputato di FdI-Ecr, Denis Nesci.
"Atteso che la Bce ha scelto la strada del rialzo dei tassi di interesse per cercare di arrestare l'inflazione nell'eurozona, c'è da fare però i conti con il conseguente rialzo del costo del denaro che inevitabilmente frenerà l'economia e ridurrà la liquidità sui mercati e sugli investimenti per la crescita", spiega Nesci.
"Esempio lampante è il calo vertiginoso delle domande di mutui abitativi e del credito al consumo. Basti pensare che, secondo i dati dell'ABI, i tassi di interesse dei prestiti alle imprese e quelli sui mutui hanno sfondato la soglia del 3%. Di conseguenza, chi si trova nella necessità di stipulare un mutuo vede calare le probabilità di rientrare nei criteri di sostenibilità del debito posti dalle banche stesse", prosegue la nota.
"Considerando dunque che il contesto socio economico è già fortemente stressato dalla guerra in Ucraina e considerato il fatto che il caro energia sta facendo arrancare le imprese e le famiglie condizionando le prospettive economiche per i prossimi mesi, trovo le scelte di Christine Lagarde assolutamente azzardate e penalizzanti per l'intero sistema Paese", conclude l'eurodeputato.
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