"L'alluvione in Emilia-Romagna ha dimostrato che gli effetti del cambiamento climatico non sono un'ipotesi per il futuro. Dobbiamo purtroppo constatare che una cattiva gestione del territorio ha peggiorato le cose. Il consumo di suolo, con una cementificazione dettata soltanto da brame economiche, la mancata manutenzione del territorio, lasciato a se stesso in quanto poco produttivo e non considerato come patrimonio comune, hanno contribuito ad aggravare la situazione che stiamo vivendo in queste ore. Dobbiamo chiederci se chi gestisce il territorio in Emilia-Romagna, e parlo di regione, province e comuni, ha avuto la sensibilità adeguata alle gravi emergenze e al comportamento, individuale e collettivo, che il cambiamento climatico sta imponendo a tutti", sottolinea Pignedoli.
"Abbiamo ascoltato le dichiarazioni di Marco Casini, segretario generale Autorità di bacino Appennino centrale, che indica nella mancanza di manutenzione e nel consumo di suolo due delle cause che hanno contribuito ad aggravare gli effetti di questa alluvione. Credo che ci sia una grossa parte di responsabilità imputabile a chi governa in Emilia-Romagna e penso che i cittadini meritino una adeguata risposta , che finora non è arrivata", conclude.
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