"Se l'Europa chiede nuovi sacrifici allora metta in campo gli strumenti necessari per poter far fronte alle numerose imposizioni green richieste, non ultimo l'efficientemente del 75% del patrimonio immobiliare italiano, senza che gli investimenti fatti con il credito di imposta rientrino nel patto di stabilità - afferma l'esponente politico -. Non è pensabile che i costi, calcolati in 400 miliardi in dieci anni, siano a solo carico di aziende e cittadini, oggi già in difficolta per via dell'aumento generale dei prezzi e dell'inflazione galoppante. A rischio, senza un aiuto concreto da parte della Commissione europea, ci sarebbero un milione di posti di lavoro nel solo settore edilizio. Serve fare presto".
All'incontro hanno preso parte, oltre all'Associazione Esodati 110, anche parti sociali, economisti e gli eurodeputati della Lega Elena Lizzi, Alessandra Basso e Paola Ghidoni, che "si sono uniti al grido di allarme di tanti imprenditori, cittadini e lavoratori".
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