"Quella che è solo un'opzione è divenuta nel corso di questi giorni nel racconto pubblico una certezza, come se fantomatici signori della guerra a Bruxelles avessero voluto snaturare la missione rifondatrice del Pnrr, in virtù di una corsa sconsiderata agli armamenti. Val la pena chiarirlo con nettezza: non è vero che siamo chiamati a scegliere se finanziare missili oppure asili; è vero invece che siamo chiamati ad agire affinché i nostri figli possano vivere in un continente libero e sicuro, e che altri bambini e bambine in Ucraina non siano deportati o vedano la loro casa distrutta nel cuore della notte da droni, missili e truppe di mercenari", spiega Picierno.
"Torna quindi sempre la questione di fondo: l'aggressione all'Ucraina è un'aggressione al cuore dell'Europa", aggiunge.
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