"Ciò conferma quanto da subito avevo denunciato, ovvero che dietro l'istituzione del Covid Pass ci fosse la volontà di costituire uno strumento permanente per tracciare lo stato di salute dei cittadini", sottolinea Sofo, ricordando l'interrogazione a riguardo presentata a marzo dell'anno scorso.
"Il commissario Reynders aveva rassicurato che il certificato Covid avrebbe avuto validità fino a quando la situazione epidemiologica non sarebbe migliorata. Bene, l'Oms ha ufficialmente dichiarato la fine della pandemia da Covid 19 lo scorso 5 maggio, pertanto se oggi il commissario Kyriakides apre alla possibilità di ampliare il raggio d'azione del Covid Pass addirittura a livello globale, vuol dire che avevamo ragione a lanciare l'allarme", conclude l'esponente di FdI.
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