Una relazione che "è un punto di partenza", sottolinea Laureti, "la strada è ancora lunga" e "se vogliamo mettere al sicuro la nostra alimentazione e il Pianeta, ciascuno deve fare la sua parte". "Dobbiamo puntare sul talento e sulla competenza di giovani e donne, sull'innovazione tecnologica e sulle filiere corte - aggiunge l'eurodeputata - dobbiamo contrastare la diminuzione di impollinatori e biodiversità, vero tesoro di cui disponiamo e dobbiamo combattere sprechi e speculazione alimentari".
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