"Si è partiti dalla discussione in corso sul provvedimento di riconoscimento transfrontaliero della genitorialità, che tra le pieghe nasconde, di fatto, il riconoscimento della pratica dell'utero in affitto, discussa sotto vari profili: etici, giuridici e anche sanitari. È ovviamente necessario contrastare questa pratica che toglie dignità alla donna, sfruttandone il corpo per soldi, e del bambino, che da soggetto di diritto diviene oggetto di desiderio", spiega Basso.
"I bambini - aggiunge - non si possono comperare con la stessa facilità con cui si entra in un supermercato e si acquista un pacco di pasta. Mentre la sinistra con Elly Schlein in testa sembra voler aprire le porte a pratiche barbere e medievali, la Lega continuerà questa battaglia, a Roma come a Bruxelles".
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